Google perde colpi ? L’azienda americana sta affrontando un bel grattacapo: le recensioni fasulle.
Immaginate una banda di furbetti che, come ladri nella notte, si arrampicano sulle vette dei motori di ricerca usando le tecniche SEO come superpoteri. E chi ha scoperto questo intrigo? Un gruppo di ricercatori dell'era digitale delle Università di Lipsia e Bauhaus di Weimar.
Hanno passato un anno con le lenti d'ingrandimento puntate su Google, DuckDuckGo, Bing e il loro studio sembra un romanzo giallo intitolato “Google sta diventando rimba? Un'osservazione prolungata dello spam SEO nei motori di ricerca”.
La rivelazione shock? Le pagine che stanno in cima ai risultati di ricerca sono quelle più abili nel SEO e nel marketing di affiliazione. Ma cos'è questo marketing di affiliazione? È come un gioco del telefono senza fili dove chi passa il messaggio (in questo caso, un link) guadagna un po' di soldi se qualcuno compra qualcosa. Molto furbo, no? Tutto regolare, finché non diventa un gioco sporco che tradisce la fiducia dei veri clienti.
Il bello del web è che è pieno di informazioni, ma il brutto è che sta diventando un mare di contenuti scadenti generati da chi sta cercano solo di riempirsi le tasche. E il povero Google? È come un giardiniere che cerca di tagliare l'erba cattiva, ma appena gira le spalle, ecco che spuntano nuove erbacce più furbe e più veloci.
Le recensioni dovrebbero essere validate da prove concrete di aver usufruito realmente del servizio, altro che SEO !
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